Il bambino più vecchio del mondo
In occasione del Centenario della scoperta del Bambino di Taung l’Università di Modena e Reggio Emilia, nell’ambito delle Celebrazioni per l’850° anniversario dell’Ateneo, propone giovedì 28 novembre alle ore 17.30 la conferenza “Il bambino più vecchio del mondo”.
L’incontro, in programma presso l’Aula Magna del Palazzo del Rettorato (Via Università 4, Modena), intende riflettere sull'importanza di un passaggio cruciale per la comprensione della storia dell'uomo; approfondire il valore dello studio del passato come chiave di lettura del presente; descrivere il ruolo della tecnologia a supporto della paleoantropologia per la verifica di ipotesi, l’elaborazione di interpretazioni e la scoperta di verità rivoluzionarie.
Intervengono Damiano Marchi (Università di Pisa) e Iacopo Moggi Cecchi (Università di Firenze). Modera l’incontro Paolo Serventi (Unimore).
L’appuntamento, a ingresso libero, è organizzato dall’Università di Modena e Reggio Emilia (Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche, Sistema dei Musei e Orto Botanico, e Museo GEMMA) in collaborazione con Smart Life Festival "Vero, Falso, X".
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Nel novembre 1924 vennero recapitati al professor Raymond Dart, australiano impegnato presso l’Università di Johannesburg in Sudafrica, due casse piene di resti fossili di mammiferi raccolti in una cava di pietra presso Taung, in Botswana.
Inizialmente, all’interno delle casse Dart non trovò niente di particolarmente interessante. Successivamente avvenne però la scoperta che ha costituito una svolta decisiva per la paleoantropologia, rappresentata da un calco endocranico e da un volto, inglobato parzialmente nella roccia, oltre a una mandibola.
Si trattava di un campione di valore eccezionale, che Dart attribuì a un bambino “vecchio” oltre 2,3 milioni di anni. La dentatura era composta da denti da latte, affiancati da molari permanenti già in crescita, fatto che portò a ritenere che, al momento della morte, il “bambino di Taung” avesse poco più di 3 anni. Altri indizi hanno rivelato come il bambino avesse postura eretta e una locomozione bipede molto simile alla nostra, fosse alto circa un metro e pesasse poco più di 10 kg.
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Attraverso un dialogo a più voci, la conferenza ci racconterà e ci permetterà di ripercorrere uno dei momenti fondamentali che hanno portato allo sviluppo dell’uomo moderno e alla ricostruzione della nostra storia evolutiva.
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