Spiritualità.
Immaginare nuove possibilità per il futuro attraverso il pensiero, l’arte e la tecnologia

2025
Chiesa di San Carlo
Che cosa lega spiritualità, arte e tecnologia? Lo scopriremo in un talk che metterà a confronto Michelangelo Pistoletto, maestro dell’arte contemporanea, creatore di simboli e forme, tra i più importanti artisti italiani dal secondo Novecento ad oggi, e Antonio Spadaro, gesuita, sottosegretario del Dicastero Vaticano per la Cultura e l’Educazione, esegeta rinomato e appassionato d’arte.
A partire dalla recente pubblicazione “Spiritualità” (Marsilio Editori, 2025), Pistoletto e Spadaro ci mostreranno come, in un mondo sempre più caratterizzato dalla traduzione dell’esistente in bit, byte e algoritmi, sia più che mai importante una lettura critica e consapevole dei processi tecnologici, affinché l’innovazione possa essere orientata verso fini di solidarietà, giustizia e sviluppo integrale dell’umanità.
Se ormai da tempo viviamo in un mondo interconnesso, in cui il web offre a tutti la possibilità di esporsi, attraverso parole o immagini, come una galleria o un museo senza confini, è essenziale sfruttare i canali digitali per attivare nuove narrazioni del nostro pensiero, capaci di contribuire davvero al bene comune.
Di fronte alle grandi sfide della società contemporanea, tra cui la sofferenza umana, la salvaguardia del mondo naturale, l’evoluzione digitale, un ritrovato impegno e realismo, capace di rompere schemi, modalità e strutture consolidate, appare infatti un fattore imprescindibile per immaginare il futuro dell’uomo.
In questa prospettiva si aprono inediti spazi di dialogo tra arte e spiritualità: la prima, in qualità di strumento di indagine e analisi critica della realtà, ma anche di stimolo per la creazione di una coscienza condivisa, per “traghettare” il mondo verso una nuova armonia; la seconda, intesa come «fermentazione», desiderio di un aldilà e di un senso, necessità di costruire una pace che abiti il mondo.
Compenetrandosi, spiritualità e arte divengono così luoghi per comprendere l’essere umano e la sua capacità di trasformare il reale, anche attraverso la tecnologia. Una tecnologia che deve essere progettata e utilizzata per mantenere l’etica e la bellezza al centro del progresso, anche grazie a peculiari forme di scambio tra intelligenza creativa dell’uomo e intelligenze artificiali.
Ogni algoritmo – al di là del piano prettamente tecnico e utilitaristico – potrà, forse, così farsi realmente riflesso della nostra creatività, portatore di una visione del mondo, risorsa per aiutare l’umanità a ritrovare il proprio centro, in un’epoca di forte tendenza alla disumanizzazione, e ad elevarsi nell’ottica di un futuro più equo e sostenibile.
Modera Francesco Monico, curatore del volume "Spiritualità" (Marsilio, 2025) e professore di Sociologia del Mutamento all'Isia Roma Design.
-------------------
In collaborazione con Marsilio Editori e con Fondazione AGO.
PRENOTA IL TUO POSTO